UN NUOVO ARRIVO

cobalto01Generalmente il nuovo ospite viene condotto al canile da un operatore o un volontario, che lo ha recuperato su segnalazione di qualcuno che ha notato un cane in difficoltà e lo ha accudito in attesa del nostro intervento.
Il primo impatto del nuovo arrivato con il canile avviene nell’ambulatorio, in cui si controlla per prima cosa la presenza di un microchip o di un tatuaggio identificativo: ricordiamo che è obbligatoria per legge l’iscrizione del cane all’Anagrafe Canina del Comune di residenza del proprietario (non si paga più nessuna tassa da diversi anni!) e la conseguente identificazione con il microchip (in precedenza con il tatuaggio) entro 30 giorni dall’entrata in possesso dell’animale.
Subito viene effettuato un trattamento antiparassitario e viene compilata la scheda anagrafica del cane, con le caratteristiche del soggetto e le circostanze dell’ingresso: da questo momento il nostro ospite ha un nuovo nome.
Si cerca la sistemazione idonea, con opportuni spostamenti per liberare un box in quarantena (sempre stracolma!) e il nuovo ospite fa la sua prima conoscenza con l’ambiente all’interno del canile: un box lo attende, con una bella ciotola di pappa per cercare di attutire il trauma.
Nel frattempo, in ufficio si cerca tra le segnalazioni dei cani persi e, se l’animale ha un codice identificativo, si contatta l’Anagrafe Canina per avere notizie del proprietario. Purtroppo, troppo spesso, il cane non ha nessun segno identificativo ed è impossibile risalire al proprietario: il nuovo arrivo diventa quindi un ospite fisso e si inizia a cercare, per lui come per tanti altri, una nuova famiglia disposta ad accoglierlo.